CONTRADDIZIONI ATEMPORALI
di Monica Menozzi.
Ciao Daniela, benvenuta tra noi a Lunchbreak: adoriamo fare due chiacchiere con gli autori e cercare di conoscerli attraverso le loro stesse parole mentre assaporiamo assieme una carrellata di appetitose Immagini dei loro lavori preferiti!
E' stata collaboratrice alla docenza di Olafur Eliasson, presso la Facoltà di Arte e Design, IUAV, Venezia.
inizialmente nei miei lavori artistici e che ho poi traslato nella pratica quotidiana dell'illustrazione. La cucitura, realizzata guidando la macchina da cucire a mano libera, senza un disegno precostituito, nasconde, dietro una fascinazione estetica, una forte implicazione concettuale. Questo gesto sembrerebbe molto più addirsi all'arte contemporanea, sono invece convinta che nell'illustrazione, quando dosato bene, questo medium possa legare, appunto “cucire” insieme un discorso, una narrazione. La cucitura per me non è artigianato, né un fatto di estetica, ma ha un'implicazione fisica, costitutiva e fondante dell'atto dell'illustrare e rende questo atto, a mio avviso, più contemporaneo.
In effetti le tue sono illustrazioni senza tempo. Oniriche, ricche di elementi aerei sospesi in un'assenza quasi totale di gravità. Anche la presenza delle ombre è ridotta al minimo, quasi a voler enfatizzare la leggerezza e l’inconsistenza dei soggetti.
Eppure molti inserti di riproduzioni di litografie dal sapore ottocentesco con le loro masse decise grevi di principii e regole ci riportano sulla terra, con una serietà perentoria, letteraria. Un insolito contrasto tra leggero e pesante, tra aria e terra.
Da cosa scaturisce questa doppia attrazione? Quali sono stati i tuoi maestri ispiratori?
Ecco io sono una lillipuziana.
Non mi interessa lo stile degli altri, mi interessa la forza del racconto che altri possono trasmettere attraverso il loro stile.
Si, riconosco quello che tu dici. Per quanto riguarda la palette di colori, si, è vero, sono quasi ossessiva con questa. E' interessante e mi fa sorridere il fatto che tu veda i miei colori freddi, mentre io li intendo distesi e caldi... è davvero interessante e ci racconta molto sulla percezione soggettiva, accarezzo l'idea del daltonismo, è proprio lì che sta la ricchezza, quel gap incolmabile che ci rende diversi e umani.
Non saprei davvero cosa dire, sono onorata, ma mantengo i piedi aderenti al terreno sconnesso e sdrucciolevole del quotidiano... preferisco volare con la fantasia, il più grande incubo notturno è quello di risvegliarsi senza... la fantasia!
Uh, è una lunghissima storia, che mi ha dato moltissimo e alla quale io ho dato tanto.
Mi sono dedicata religiosamente a certi progetti realizzati e sviluppati per artisti molto affascinanti, complessi. Ho imparato tanto. Il mio lavoro è stato per anni, insieme con il team del mio studio, che rimane tuttora molto attivo, quello di supportare, coordinare, spesso aiutare nella fase di progettazione svariati artisti contemporanei.
Ora mi dedico sempre più all'illustrazione e alla mia espressione artistica.
Sono impegnata in alcuni progetti, si tratta sopratutto di albi illustrati, alcuni commissionati da case editrici, altri li sto sviluppando autonomamente e poi li proporrò.
Il gruppo degli Illustraspritz, è una cosa molto bella, nata nella spontaneità, e nella genuina condivisione di vissuti professionali molto diversi. E' semplicemente bello potersi riunire ogni tanto e condividere le gioie e le ansie che questo lavoro comporta. Attualmente siamo impegnati in due progetti, di uno non so se mi sia consentito parlare, è ancora in fieri, e non vorrei svelare troppo, si tratta comunque di elaborare delle illustrazioni che raccontino con sguardo trasversale i disagi, la vita contemporanea, ma anche le feste tradizionali e i gesti radicati in una città “assoluta” come Venezia.
L'altro è un progetto che vedrà la partecipazione di alcuni di noi in seno a delle iniziative che il Comune di Venezia ha intrapreso per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche della città di Mestre e per rivitalizzare alcuni spazi come la Biblioteca civica di Mestre, Villa Erizzo. Presso questa biblioteca, che è anche spazio espositivo, si terrà una collettiva delle nostre opere.
Ti ringraziamo per la tua disponibilità e ti auguriamo di proseguire con successo sempre crescente nel tuo percorso artistico: arrivederci!